HP e Google, una calda estate californiana

HP e Google, una calda estate californiana

Un agosto molto caldo, quello californiano. Goolge annuncia di voler acquisire Motorola Mobility Holdings Inc., per entrare da protagonista assoluta nel settore smartphone e tablet PC, mentre HP preannuncia una strategia sempre più legata ai servizi e meno all'hardware, come a suo tempo fece IBM nel lontano 2004. Entriamo nel dettaglio di queste novità.

di , Paolo Corsini pubblicato il nel canale Mercato
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Google fa shopping: le mani su Motorola Mobility Holdings Inc.

Estate calda per il mondo dell'IT, a giudicare dalle strategie emerse nel corso delle ultime due settimane nell'assolata California. Protagonisti indiscussi delle scene Google e HP, che hanno scelto questo periodo per muovere importantissimi passi, fondamentali per la definizione degli scenari che vedremo da qui a qualche mese.

Andiamo con ordine e partiamo da Google. Proprio nel giorno di ferragosto Google ha annunciato l'intenzione di acquisire Motorola Mobility Holdings Inc., che indicheremo da ora come Motorola Mobility, ovvero la divisione Motorola che si occupa di prodotti mobile. Fondata nel 1928 in Illinois, USA, Motorola ha alternato nel tempo momenti di gloria ad altri di difficoltà, come ad esempio negli ultimi periodi. Una situazione che ha portato l'azienda, il 4 gennaio 2011, a dividersi in due realtà distinte, ovvero Motorola Mobility e Motorola Solutions.

Accedendo al sito italiano di Motorola la divisione è evidente: "Motorola Solutions fornisce prodotti e servizi business e di comunicazione cruciali per le imprese e le amministrazioni", mentre "Motorola Mobility fornisce soluzioni personalizzate per telefonia cellulare e connettività da casa". Una netta separazione fra hardware e servizi, insomma, volta a minimizzare le ingenti perdite del gruppo registrate fra il 2007 e il 2009, quantificabili in circa 4,3 miliardi di dollari USA secondo il Wall Street Journal.

L'acquisizione, che passerà ora al vaglio delle autorità competenti europee e statunitensi, si completerà all'inizio del 2012 o addirittura già alla fine dell'anno in corso, con il versamento da parte di Google di una cifra veramente elevata per rilevare un'azienda in crisi, ovvero 12,5 miliardi di dollari.

La posta in gioco è però molto alta e il passo fatto è di quelli veramente importanti per lo scenario mobile. Google non si limiterà quindi al solo sviluppo del sistema operativo mobile Android (già ora presente su 150 milioni di dispositivi nel mondo e leader assoluto nel campo smartphone), ma sarà in grado di svilupparsi in casa un sistema completo in stile Apple, per intenderci. Non solo: Google, con questa mossa, potrebbe creare ben più di un grattacapo anche a Microsoft, intenta ad entrare di prepotenza nel settore smartphone con le proprie soluzioni. Cerchiamo di analizzare, nella prossima pagina, gli scenari che ci attendono nell'immediato futuro.

 
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