Elpida e Micron, alcuni creditori contro l'accordo di acquisizione

Elpida e Micron, alcuni creditori contro l'accordo di acquisizione

Un gruppo di creditori di Elpida ha intenzione di votare contro l'accordo di acquisizione e proporre un piano alternativo, che dovrà comunque essere approvato dal tribunale prima di poter essere votato dagli altri creditori

di pubblicata il , alle 08:16 nel canale Mercato
 

Un gruppo di creditori di Elpida, il produttore giapponese di memorie entrato in bancarotta lo scorso mese di febbraio, voterà contro la proposta di acquisizione di 2,5 miliardi di dollari avanzata da Micron Technology. Il gruppo di creditori, che attualmente non sono meglio identificabili, hanno affermato di essere intenzionati a presentare una proposta alternativa.

Il piano alternativo richiederebbe comunque l'approvazione del tribunale fallimentare prima di poter essere messo al voto di tutit i creditori di Elpida. Attualmente non è ancora chiaro se il gruppo "dissidente" abbia abbastanza voti per poter annullare l'accordo con Micron, annnciato la scorsa settimana.

Il produttore statunitense ha infatti siglato l'accordo definitivo per l'acquisizione di Elpida con un'operazione di 2,5 miliardi di dollari. Secondo i termini dell'accordo Micron corrisponderà 750 milioni per gli asset di Elpida, mentre altri 1,75 miliardi saranno versati per ripianare i debiti della società. Queste risorse saranno raccolte dal flusso di cassa generato dai pagamenti per i servizi di fonderia erogati da Elpida, in qualità di sussidiaria di Micron.

CJ Muse, analista per Barclays Capital, osserva che il comportamento del gruppo di creditori non è nulla di eclatante, dal momento che alcuni di essi non riusciranno a recuperare molti dei liquidi che gli sono dovuti. Nel corso della giornata di ieri le azioni di Micron hanno subito un crollo del 6%, ma secondo l'analista vi sono pochi rischi che l'accordo possa saltare per l'azione del gruppo di creditori: "Crediamo che le preoccupazioni siano sproporzionate, questo tipo di azioni sono abbastanza comuni".

Attualmente Micron non ha ancora rilasciato una posizione ufficiale.

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