Foxconn prossima alla costruzione di una fabbrica in USA?
L'azienda taiwanese, principale partner produttivo della Mela, sta valutando la possibilità di aprire uno stabilimento produttivo sul suolo statunitense, nella zona di Los Angeles o Detroit
di Andrea Bai pubblicata il 10 Novembre 2012, alle 10:01 nel canale MercatoFoxconn
Secondo quanto riferisce il quotidiano taiwanese Digitimes, pare che Foxconn stia attentamente considerando la possibilità di realizzare un nuovo stabilimento produttivo sul territorio statunitense. Si tratterebbe, qualora l'indiscrezione trovasse riscontro nella realtà, della prima sede produttiva in USA dell'azienda taiwanese.
Stando alle poche informazioni disponibili, Foxconn sta valutando le aree circostanti a Detroit e Los Angeles per la costruzione del nuovo stabilimento. Attualmente le maggiori attività di produzione avvengono in Cina, dove la compagnia può sfruttare i bassi costi del lavoro.
Nonostante Foxconn sia il principale produttore parner di Apple, ed il CEO della Mela Tim Cook abbia già espresso l'interesse di riportare la produzione dei dispositivi sul territorio USA, pare che l'eventuale nuovo stabilimento verrà destinato all'assemblaggio di prodotti meno complessi, come ad esempio i televisori e pannelli LCD, la cui realizzazione può essere ampiamente automatizzata.
Recentemente il presidente di Foxconn Terry Guo ha fatto sapere che la compagnia ha attivato un programma di formazione per ingegneri USA, che prevede un periodo di attività in Cina o a Taiwan per coinvolgerli direttamente nelle attività di produzione e progettazione. L'azienda taiwanese, a tal proposito, sarebbe in contatto anche con il Massachussets Institute of Technology.
28 Commenti
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quando all'inizio degli anni 60 mio padre tornò a casa con una radiolina della sony tutti a dire: ma vuoi mettere la radiomarelli con valvole e cassone in legno?!
beh! la sony ha invaso l'america da un bel pezzo e oggi rischia di fare la fine della radiomarelli.
corsi e ricorsi storici
Foxconn ha stabilimenti in mezzo mondo, dal Brasile (dove fa l'iPhone 4s made in Brazil), all'India, all'Europa (Ungheria, Slovacchia, Cechia) fino al Giappone. In ognuno di questi paesi, ovviamente si adatta alle regole locali altrimenti non aprirebbe.
Btw, negli USA non ci sono "minimo due settimane di ferie all'anno". Il minimo è ZERO.
Ne sei sicuro?
http://www.vivereinusa.com/2011/06/...i-e-altri-miti/
http://www.vivereinusa.com/2011/06/...i-e-altri-miti/
Si. Le ferie negli USA non sono obbligatorie per legge ma sono a discrezione dell'azienda.
Non guardatevi i soliti siti italiani scritti da incompetenti ma andate alle fonti.
http://en.wikipedia.org/wiki/List_o...eave_by_country
http://www.cepr.net/index.php/publi...acation-nation/
allora invece che negli USA potrebbero venire a costruirla in Italia una fabbrica.................
In usa si lavora 12 ore al giorno...ovviamente su sistema di turnazione (quindi con riposi ecc ecc)..
Debiti sovrani, concorrenza di persone che hanno grinta e fame nelle zone emergenti, produzioni superiori ai consumi, politiche incompetenti e costose (tanto per ricordare il sistema Italia) porteranno a una povertà generalizzata nei paesi a più alta percentuale di "ex" classe media.
Foxconn rappresenta in toto quello che si può ottenere grazie a gestioni spregiudicate complice paesi a dittatura assistita... e noi ne siamo corresponsabili.
PS: Io sono quello che un operaio Fiom detesterebbe, un dirigente di azienda...
giusto per dire che io con la Fiom sono come il cavolo nel caffelatte.
Ma se l'intuito non mi inganna nel prossimo futuro dobbiamo pensare che i nostri figli avranno problemi a loro sconosciuti..
Debiti sovrani, concorrenza di persone che hanno grinta e fame nelle zone emergenti, produzioni superiori ai consumi, politiche incompetenti e costose (tanto per ricordare il sistema Italia) porteranno a una povertà generalizzata nei paesi a più alta percentuale di "ex" classe media.
Foxconn rappresenta in toto quello che si può ottenere grazie a gestioni spregiudicate complice paesi a dittatura assistita... e noi ne siamo corresponsabili.
PS: Io sono quello che un operaio Fiom detesterebbe, un dirigente di azienda...
giusto per dire che io con la Fiom sono come il cavolo nel caffelatte.
Ma se l'intuito non mi inganna nel prossimo futuro dobbiamo pensare che i nostri figli avranno problemi a loro sconosciuti..
Per mia conoscenza con i sindacati americani non si scherza, non sono come quelli italiani...quindi se mai foxconn aprira' in Usa (dubito fortemente) lo fara' con un tipo di fabbrica dove c'e' pochissima manodopera e si adeguera' alle norme americane.
My two cents..
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