Fujitsu vuole cedere la fabbrica di produzione chip

Fujitsu vuole cedere la fabbrica di produzione chip

L'azienda giapponese avvia i colloqui con TSMC, che tuttavia non pare interessata alla possibilità. L'azienda taiwanese aveva già rifiutato una proposta simile da parte di Renesas

di pubblicata il , alle 08:06 nel canale Mercato
Fujitsu
 

L'azienda giapponese Fujitsu ha avviato un confronto con la fonderia taiwanese TSMC con l'obiettivo di vendere a quest'ultima la propria fabbrica di wafer principale. Lo stabilimento è situato in Giappone, nella prefettura di Mie, e si occupa della produzione di chip per l'elaborazione di immagini e processori per supercomputer.

Il Wall Street Journal indica però che un portavoce di TSMC ha dichiarato che la compagnia non ha intenzione di portare avanti alcuna trattativa di acquisizione per fabbriche situate al di fuori di Taiwan.

Il tentativo compiuto da Fujitsu, che evidenzia l'intenzione della compagnia di diventare una realtà di tipo fab-lite o addirittura fabless, segue quanto già compiuto da un'altra realtà giapponese, Renesas Electronics che nel corso del mese di maggio si è rivolta anch'essa a TSMC per esplorare la possibile cessione della fabbrica di Yamagata.

Anche nel caso di Renesas, tuttavia, TSMC ha fatto sapere per voce del presidente e CEO Morris Chang di non essere interessata all'acquisizione. La fonderia taiwanese, infatti, preferisce concentrare le proprie fabbriche di wafer in pochi siti a Taiwan, pur operando alcuni stabilimenti anche nella Cina continentale, negli Stati Uniti e a Singapore, quest'ultimo tramite una joint-venture con NXP Semiconductors.

In precedenza nel corso dell'anno, inoltre, le stesse Fujitsu e Renesas avrebbero intrattenuto confronti reciproci assieme anche a Panasonic con l'obiettivo di riunire le proprie attività di produzione di chip, ma non sono disponibili attualmente aggiornamenti su questo fronte.

2 Commenti
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Cappej31 Luglio 2012, 08:29 #1
Vorrei vedere...
Basti pensare ai costi di produzione di uno stabilimento in Cina-Taiwan, rispetto ad uno setsso in Giappone... Solamente il costo del personale... Approvvigionamenti, leggi sull'ambiente inesistenti, sicurezza sul lavoro...
Chissà perchè, casualmente, aziende come FOXCONN sono realtà sviluppate proprio in CIna... Chissà ?!?!?
Gufo 231 Luglio 2012, 11:11 #2
Spero tu sia ironico : passi se in Giappone non hanno abbastanza ingegneri/tecnici/operai/etc per produrre, altrimenti non c' é motivo.
I giapponesi sono noti per l' attaccamento al lavoro, competenza, efficienza, difficile chiedere di più.
Avere prodotti di qualità inferiore, lavoratori con meno diritti, disoccupati nel Giappone (ma anche in Europa e non solo, basti pensare le fabbriche Nokia che chiudono, o Supermicro stessa che non produce quasi + negli States) per un dirigente che guadagna già decine di migliaia di € e un consumatore che vuole sempre di + a costi sempre + bassi...follia...
Poi mi vengono a raccontare dei conti che non tornano, degli spred, il rigore...ma quale rigore e sacrifici, i tedeschi,tanto per fare un' esempio, sono messi meglio di noi perchè hanno ancora industrie che PROGETTANO e PRODUCONO VERA RICCHEZZA, il resto sono storie...
Se continuiamo di qst passo sarà la fine della civiltà occidentale, almeno per come la conosciamo oggi : per ora non ci sono riusciti tutte le GUERRE, EPIDEMIE, SOVIETICI COMUNISTI CATTIVI, ISLAMICI...in sostanza i NOSTRI NEMICI non ci hanno sconfitti, ma ci stiamo sconfiggendo da soli con la nostra AVIDITA'... non ho parole...

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