Gianfranco Lanci, ex-CEO Acer, parla dei motivi del suo allontanamento
A poca distanza temporale dalle dimissioni di Gianfranco Lanci dalla posizione di CEO in Acer, ecco emergere alcune delle motivazioni alla base del divorzio
di Alessandro Bordin pubblicata il 10 Maggio 2011, alle 10:51 nel canale MercatoAcer
All things digital propone un'interessante intervista-discussione con Gianfranco Lanci, che ricordiamo essere stato CEO di Acer fino a poco tempo fa. Verso la fine di marzo, fra lo stupore generale del settore, è circolata la notizia delle dimissioni proprio di Gianfranco Lanci, motivate da generiche divergenze con il consiglio di amministrazione della società.
A distanza di qualche tempo ecco giungere alcune delle motivazioni del divorzio Lanci-Acer, tra l'altro per voce dello stesso ex-CEO. Come era logico supporre, le divergenze maggiori hanno riguardato il futuro dell'azienda e il piano investimenti, in un periodo in cui si sta vivendo un vero e proprio boom di smartphone e tablet. Lanci aveva da tempo portato all'attenzione del consiglio di amministrazione i cambiamenti in atto nel mondo tecnologico, e di conseguenza come l'azienda avrebbe dovuto adattarsi.
Il duopolio Microsoft-Intel non è più l'unica voce in campo, motivo per cui gli investimenti avrebbero dovuto spostarsi anche su altri aspetti di ricerca e sviluppo, sia a livello di integrazione che di software, prendendo in considerazione anche altre piattaforme. Per fare ciò l'Acer del futuro, secondo Lanci, avrebbe dovuto diventare più "globale", cercando risorse, cervelli e nuove idee anche al di fuori di Taiwan, dove attualmente si prosegue con il classico schema Intel-Microsoft e sulla ricerca dei prezzi più bassi per la fornitura dei componenti.
Alla base dei ritardi e degli insuccessi in campo tablet e smartphone si sarebbe quindi una sorta di reticenza da parte del consiglio di amministrazione a pendere in considerazione una via diversa da quella classica, complice la paura di "de-taiwanizzare" troppo l'azienda, un fattore chiave nelle discussioni e alla base delle dimissioni di Lanci.
L'ex CEO ha più volte invitato il consiglio di amministrazione a passare dai 300-400 ingegneri a oltre 1000, consapevole che innovazione e creazione di qualcosa di più personale sarebbe dovuto arrivare da nuove idee e nuovi cervelli, andando a prenderli anche al di fuori di Taiwan. Un'idea che non è piaciuta al consiglio di amministrazione, costituito da taiwanesi con un forte spirito nazionalistico.
A chi gli rinfaccia alcune previsioni al di sotto delle attese, Lanci risponde che durante il suo mandato l'azienda è passata da una valutazione di 10 miliardi di Dollari USA a 20 miliardi, garantendo al contempo buoni margini operativi, con l'intenzione di passare a 30 miliardi in pochi anni. Una divergenza sul futuro dell'azienda, insomma, che ha rifiutato la sua proposta di innovazione e ricerca in nome della conservazione dello status quo ante dettato anche in parte da un orgoglio nazionalistico che non prevedeva l'entrata in campo di ingegneri cinesi, statunitensi, indiani e europei. Fra i modelli da seguire, secondo Lanci, c'è ovviamente Apple ma anche Samsung, un player che secondo l'ex CEO Acer sta lavorando nella direzione giusta.
Gianfranco Lanci è convinto che il tempo darà ragione a lui, togliendosi sicuramente qualche sassolino dalla scarpa, affermando inoltre che dopo un paio di settimane di vacanza sta valutando alcune offerte, sempre per rimanere nel settore.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOra sembra che sia stato Lanci a spingere su nuovi mercati e a citare Apple come esempio.
Cosa ne dici, Alessandro?
http://www.businessmagazine.it/news...acer_36124.html
http://www.businessmagazine.it/news...egia_36147.html
Non a caso da anni Acer ha nelle proprie proposte tantissimo prodotti basati su piattaforma AMD.
Spesso abbinando ad Intel gpu AMD o come nel caso dei vecchi Netbooks Acer Ferrari soluzioni esclusivamente AMD, per differenzarsi dai soliti triti Atom dalle prestazioni scadenti.
L' articolo riporta delle informazioni che contrastano totalmente con ciò che in questi anni Acer ha messo in campo, io stesso possiedo un notebook Packard Bell prodotto da Acer con componenti interni AMD.
Non capisco come Lanci possa argomentare in quel modo il suo allontanamento della Acer, quando per anni la stessa Acer smentisce con le proprie scelte quello che è stato riportato in questo articolo.
Non entro in merito alle scelte di potenziare l' organico , ricordo però che Acer è presente con soluzioni smartphone di ottima fattura nel mercato e in tempo di crisi, non è certo triplicando l' organico che si può migliorare l' assetto di un azienda come acer, se mai si deve cercare di ottimizzare la produzione riducendo i costi.
Ripeto comunque che l' articolo riporta una serie di notizie smentite dai fatti, qualche mese fa hardwareupgrade riportava la notizia che Acer era il primo produttore di netbooks e uno dei primi produttori di notebooks al mondo vicina ad Asus. Quello che viene scritto qui sembra far apparire acer un azienda in crisi che ha sempre preso decisioni prudenti, tutt' altro è nella realtà dei fatti.
Mi sono limitato a prendere atto di quanto riportato nelle fonti, citandole sempre e non credete, su molte cose la vostra perplessità è anche la mia. Tempistiche e cambiamenti dei trend di mercato possono influire molto e non dimentichiamo che gli alti vertici aziendali, quando han di fronte un microfono, non sono molto diversi dai politici Senza nulla togliere a Lanci, ovviamente, con cui ho avuto modo di parlare qualche volta e che stimo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".