In calo il fatturato semiconduttori del 2015

In calo il fatturato semiconduttori del 2015

Vari fattori hanno fatto calare il fatturato generato dal settore dei semiconduttori dell 1,9% nel 2015. A pesare sono le memorie e il dollaro forte che ha condizionato la domanda

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Mercato
 

Il fatturato annuale generato dal settore dei semiconduttori è stato pari a 333,7 miliardi di dollari nel 2015 facendo segnare una flessione dell'1,9% rispetto al fatturato 2014 di 340,3 miliardi di dollari. La società di analisi di mercato Gartner, che ha curato l'analisi, osserva che i primi 25 vendor di semiconduttori realizzano un fatturato combinato in crescita dello 0,2% rispetto allo scorso anno, superiore al settore nel suo complesso. I primi 25 vendor costituiscono il 73,2% del fatturato complessivo del settore, ampliando quindi la proporzione del 71,7% registrata nel 2014.

Sergis Mushell, research director per Gartner, sottolinea: "La debole domanda per dispositivi elettronici chiave, il continuo impatto del dollaro forte in alcune aree e elevati livelli di inventario sono tutti fattori che hanno contribuito alla flessione del mercato nel 2015. Rispetto al 2014, che ha visto una crescita di fatturato in tutte le categorie chiave, il 2015 ha assistito a prestazioni contrastanti e l'optoelettronica, i sensori non-ottici, i dispositivi analogici e gli ASIC hanno tutti registrato una crescita mentre il resto del mercato ha visto un calo. La crescita più grossa è per il segmento degli ASIC che ha beneficiato di un +1,4% grazie alla domanda di Apple, seguito dai componenti analogici con l'1,9% e dai sensori non-ottici con l'1,6%. Le memorie, il segmento di maggior volatilità nel settore dei semiconduttori, hanno visto una flessione dello 0,6% nel fatturato, con le DRAM in calo e le NAND flash in crescita".

Osservando i grandi nomi, Intel registra una flessione dell'1,2% nel fatturato per via del calo nelle consegne di PC, pur riuscendo per il 24esimo anno di seguito a conservare la prima posizione in quanto a market share, con il 15,5%. Samsung deve invece ringraziare le memorie che l'hanno aiutata a spingere la crescita all'11,8% nel 2015 e la compagnia ha mantenuto il secondo posto con l'11,6% di quote di mercato.

"La crescita del dollaro contro un numero di varie valute ha avuto un impatto significativo sul mercato globale dei semiconduttori nel 2015. La domanda per i dispositivi finali si è indebolita nelle regioni dove la valuta locale si è svalutata contro il dollaro. Per esempio nell'eurozona i prezzi di vendita dei telefoni cellulari o dei PC sono cresciuti in valuta locale, dato che molti dei componenti hanno un prezzo in dollari. Questo ha portato i compratori a ritardare gli acquisti o ad acquistare prodotti sostitutivi più economici, risultando quindi in minori vendite di semiconduttori" ha osservato Mushell. E' inoltre opportuno considerare che le statistiche di Gartner sono elaborate a base dollaro, quindi una netta svlautazione dello yen giapponese ha ridotto ancora il fatturato e le quote di mercato dei vendor di semiconduttori giapponesi quando misurati in dollari.

Il mercato NAND ha continuato a deteriorarsi nel corso dell'anno. Il fatturato è comunque riuscito a crescere del 4,1% nel 2015 grazie ad una ampia fornitura scaturita da un ambiente di prezzi aggressivi. La guerra di prezzi nel segmento SSD ha ulteriormente messo pressione sulla profittabilità dei produttori di memorie NAND flash nel bel mezzo della pià grande transizione tecnologica del settore, verso le memorie 3D NAND. Sebbene la commercializzazione di memorie 3D NAND sia stata modesta, è limitata solamente a Samsung. In ogni caso, pur a fronte di crescite contenute, tutti i vendor continuano a investire convintamente e a costruire nuove fabbriche.

Dopo una crescita di fatturato del 32% nel 2014, il mercato DRAM ha subito un'inversione nel 2015. Una fornitura superiore alla domanda nella parte commodity del mercato causata dalla debole domanda PC ha portato a flessioni consistenti nei prezzi di vendita medi e il fatturato è calato del 2,4% rispetto al 2014. La fornitura superiore e la portata della flessione dei prezzi medi avrebbero potuto essere ancor peggiori se Micron Technologies avesse avuto una produzione pari a quella dei rivali sudcoreani. Fortunatamente per il mercato la compagnia ha visto qualche piccolo ostacolo nel passaggio alla produzione ai 20nm, risparmiando il settore da una flessione ancor più marcata.

5 Commenti
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emanuele8311 Gennaio 2016, 10:38 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news...2015_60190.html

Vari fattori hanno fatto calare il fatturato generato dal settore dei semiconduttori dell 1,9% nel 2015. A pesare sono le memorie e il dollaro forte che ha condizionato la domanda

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Siamo in fase di recessione per il mercato dei semiconduttori. Ormai in ogni campo la potenza omputazionale è adeguata ad ogni evenienza. Serve un nuovo branch mangia pretazioni per spingere l'evoluzione (anni 85-95 PC, anni 95-2k cellulare + console, anni 2k-2005 internet, anni 2005 2015 smartphone/connectivity + flat screen tv full HD.
L'internet of things non sta prendendo piede come voluto e le necessità computazionali sono minime per dare forza allo sviluppo (vedasi legge di moore)
da quest'anno in poi si partirà con la realtà aumentata di holo lens e il nuovo intrattenimento stile ocolus. il che necessiterà enorme potenza di calcolo almeno da lato video.

e poi nei prossimi 10 anni si passerà alle auto a guida autonoma ma nel mezzo che ci sarà che fagociterà il mercato?
LMCH11 Gennaio 2016, 11:39 #2
Originariamente inviato da: emanuele83
Siamo in fase di recessione per il mercato dei semiconduttori. Ormai in ogni campo la potenza omputazionale è adeguata ad ogni evenienza.


No, il vero problema è che in passato ad ogni nuovo step tecnologico la frequenza max cresceva ed i consumi si abbassavano in modo significativo da poter salire sia come frequenza che numero di gate per chip, ma man mano che ci si avvicina ai limiti fisici
non è più possibile avere i miglioramenti relativi agli step precedenti che si avevano in passato.
Oltre a questo vi sono i limiti di dissipazione termica e consumi (sia per dispositivi desktop/server che mobili) e di autonomia delle batterie (per i dispositivi mobili) che limitano ulteriormente la possibilità di crescere di prestazioni.

Quindi ad esempio nei dispositivi mobili, spesso applicazioni "pesanti" fanno fatica ad imporsi più per una questione di autonomia delle batterie che di potenza di calcolo.
emanuele8311 Gennaio 2016, 14:16 #3
Originariamente inviato da: LMCH
No, il vero problema è che in passato ad ogni nuovo step tecnologico la frequenza max cresceva ed i consumi si abbassavano in modo significativo da poter salire sia come frequenza che numero di gate per chip, ma man mano che ci si avvicina ai limiti fisici
non è più possibile avere i miglioramenti relativi agli step precedenti che si avevano in passato.
Oltre a questo vi sono i limiti di dissipazione termica e consumi (sia per dispositivi desktop/server che mobili) e di autonomia delle batterie (per i dispositivi mobili) che limitano ulteriormente la possibilità di crescere di prestazioni.

Quindi ad esempio nei dispositivi mobili, spesso applicazioni "pesanti" fanno fatica ad imporsi più per una questione di autonomia delle batterie che di potenza di calcolo.

guarda che il mercato non si rapporta alle prestazioni. Il mercato si rapporta alle vendite. Se una volta le aziende , faccio un esempio, dovevano cambiare PC ogni anno per stare al passo ora si possono permettere di mantenere architetture vecchie perché ormai le prestazioni sono saturate, indipendentemente da consumi sempre più bassi e frequenze di clock stabili. Stessa cosa i dispositivi mobile, orami non servono più di 4 core, non servono 4 ghz a core, non servono enormi quantitativi di memorie.

Esampi che mi fecero all'università analoghi al mercato elettronico:

il numero di posti a sedere nei nuovi aerei raddoppiava ogni 5 anni nei primi decenni del 900 per poi saturare con nuovi sviluppi nelle ultime decadi del 900.
all'inizio i voli erano costosissimi, e gli aviogetti anche , ma all'aumentare dei posti a sedere per aereo i costi scendevano e le complessitàtecniche aumentavano ergo il mercato ha saturato ed i posti a sedere sui nuovi aerei sono sempre gli stessi o comunque il rate di aumento è andato saturando.

stessa cosa con il mercato dello storage di dati o meglio i supporti ottici/magnetici di memorizzazione). negli anni 80 un floppy era più che sufficiente, per poi nel corso dei primi anni 2k si è avuto un aumento esponenziale della capacità di memorizzazione (dai Cd negli anni 90 ai DVD e poi Blue ray) e l'utilizzo dei dati è andato di pari passo (si veda il passaggio da SD a HD720 poi a full HD). oggi provano a dare una ulteriore spinta con il 4k (8k che imho non arriverà mai) di modo da avere nuovi soldi per sviluppare nuove tecnologie di memorizzazione al momento non necessarie. Tant'è che la tecnologia si è mossa in un altro senso con i nuovi mentodi di compressione (vedasi da divx a x264 --> x265) per fa si che lo spazio inutilmente mal gestito di un contenuto blue ray potesse essere meglio ottimizzato (mi vengono in mente le bande nere sopra un film in blue ray che vengono prontamente tagliate da qualunque ripper al fine di risparmiare spazio a parità di bitrate).

con l'elettronica (la potenza di calcolo) è la stessa cosa: senza una applicazione fagocitante prestazioni per cui l'utente è disposto a spendere soldi (ful il viaggio aereo nel primo esempio, fu la memorizzazione di filmati per l'entertainment nel secondo) per far cresere il processo tecnologico ch rende il prodotto fattibile, non si fva da nessuna parte. La tecnologia per seguire la legge (finta o vera che sia) di moore ci sono e sono già disponibili, ma i costi sono troppo alti (idem sulla tecnologia degli accumulatori).
PaulGuru11 Gennaio 2016, 15:59 #4
ma quali semiconduttori che siamo fermi agli stessi PP da un pezzo per quel che riguarda le GPU e non son messe benissimo manco le CPU desktop con AMD che stà ancora col 32 e 28nm .....
cdimauro11 Gennaio 2016, 18:34 #5
Originariamente inviato da: emanuele83
La tecnologia per seguire la legge (finta o vera che sia) di moore ci sono e sono già disponibili, ma i costi sono troppo alti (idem sulla tecnologia degli accumulatori).

La legge (che poi legge non è, visto che parliamo di una rilevazione empirica; ma ormai viene chiamata così di Moore è stata allungata nuovamente, portandola da 24 a 32 mesi.

I costi sono alti, ma rimangono ancora ben competitivi rispetto al rimanere al precedente nodo costruttivo, altrimenti la ricerca & sviluppo in quest'ambito sarebbe già morta da un pezzo.

Comunque LMCH ha ragione riguardo allo scaling in frequenza, che è ormai retaggio del passato, ed è quello che ha contributo anch'esso in maniera determinante nell'aumento delle prestazioni.

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