Indossabili, un mercato da 111 milioni di unità nel 2018

Indossabili, un mercato da 111 milioni di unità nel 2018

La società di analisi di mercato IDC analizza il mondo dei dispositivi indossabili: il 2014 sarà l'anno del vero debutto, con una previsione di crescita consistente per i prossimi 5 anni

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Mercato
 

Il mercato mondiale dei dispositivi indossabili sta scaldando i motori, con i "wereables" che stanno superando i confini del dominio dei cossiddetti utilizzatori della prima ora per arrivare verso il pubblico più ampio. La società di analisi di mercato IDC prevede, a tal proposito, che gli indossabili andranno a compiere un importante passo avanti nel corso del 2014 con un volume di consegne di oltre 19 milioni di unità, triplicando quelle dello scorso anno. Entro il 2018 il mercato arriverà a 111,9 milioni di pezzi, con un CAGR (Compound Annual Growth Rate) del 78,4%.

Sarà la categoria che IDC chiama dei "complex accessories" (dispositivi come Nike+ FuelBand, Jawbone Up e FitBit) a dominare il mercato degli indossabili entro il 2018, con gli utenti che continuano ad apprezzare la loro semplicità e il loro prezzo. Si tratta di dispositivi progettati per operare in maniera parzialmente indipendente da altri dispositivi e per essere sfruttati pienamente quando connessi a dispositivi con capacità computazionali e di connettività, come smartphone, tablet e PC.

Ramon Llamas, Research Manager Mobile Phones, afferma: "I complex accessories hanno avuto successo nell'attirare il necessario interesse e l'attenzione verso il mercato degli indossabili, che ha avuto qualche difficoltà nel guadagnare traino. Il crescente fermento ha spinto più vendor ad annunciare l'intenzione di voler entrare in questo mercato. Di maggior importanza è il fatto che gli utenti finali hanno accolto la semplicità di questi dispositivi in termini di design e funzionalità, rendendo il loro valore facile da capire e da usare".

Un altro segmento di mercato, quello a cui IDC si riferisce con i termini di "smart accessory" (Pebble smartwatch, Samsung Galaxy Gear, Sony Smartwatch ad esempio), otterrà un certo traino nei cinque anni in esame e arriverà a sorpassare le consegne degli accessori complessi entro il 2018. Similmente ai compex accessories, con la loro dipendenza dalla connessione ad altri dispositivi, gli accessori smart consentiranno agli utenti di aggiungere applicazioni di terze parti che aumentano caratteristiche e funzionalità offrendo un'esperienza d'uso di maggior spessore. Sebbene questi dispositivi non siano ancora pronti per il vero mercato di massa, il mercato degli accessori smart continuerà a maturare con gli utenti che meglio comprenderanno e accetteranno la value proposition e con i vendor che andranno ad affinare le proprie offerte.

Il terzo segmento degli indossabili è quello degli "smart wereables", come i Google Glass, che operano in piena autonomia e indipendentemente da altri dispositivi con eccezione per l'accesso ad internet. Il successo degli smart wereable sarà legato alla capacità dei vendor di convincere gli utenti a spostarsi verso una nuova esperienza d'uso, offrendo al contempo una ampia raccolta di applicazioni di terze parti. Infine i dispositivi indossabili nel loro complesso arriveranno a lambire anche il mondo enterprise: IDC sottolinea che non si tratta di "se" ma di "quando".

4 Commenti
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AlexSwitch14 Aprile 2014, 09:29 #1
Dopo gli smartphone e i tablet ( dove i grandi guadagni sono stati già fatti e i margini si sono stabilizzati ), questa è la nuova frontiera: indossabili e oggetti che si collegano direttamente alla rete... Quindi orologi, occhiali, termostati, lampade e lampadine, frigoriferi, chi più ne ha più ne metta...
Portocala14 Aprile 2014, 09:33 #2
E' lo stesso furbo che prevedeva quarantordici biGlioni di ultrabook per il 2013?
A parte il Moto 360 di proposte interessanti non si sono viste, come vogliono spingere questo mercato con prodotti bruttissimi?
AlexSwitch14 Aprile 2014, 09:36 #3
Sarà anche " furbo " ma aziende come Google hanno investito pesantemente ( vedasi l'acquisto di Nest per 3 Mld di dollari ) in questo settore... Quindi, volenti o nolenti, dopo il web 2.0, il social, ci sarà l'internet of things.....
san80d14 Aprile 2014, 11:30 #4
forse esagero, ma 100 milioni per un mercato che avrebbe già 4 anni non sarebbero granché

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