Intel e McAfee, l'Unione Europea osserva con attenzione

Intel e McAfee, l'Unione Europea osserva con attenzione

L'antitrust europea punta gli occhi su Intel dopo l'annuncio di acquisizione di McAfee, al fine di assicurarsi che non vi saranno comportamenti ritenuti lesivi per una leale concorrenza fra i player del mercato

di pubblicata il , alle 11:22 nel canale Software
IntelMcAfee
 

Stando al Wall Street Journal, la Commissione Europea avrebbe espresso in forma privata alcune perplessità sulle potenziali manovre commerciali e non che fanno seguito all'acquisizione della software house McAfee da parte di Intel. Nell'agosto di quest'anno Intel ha infatti annunciato di aver concluso gli accordi di acquisizione per la cifra esorbitante di 7,68 miliardi di Dollari, ritenendo il mondo della sicurezza di fondamentale importanza nei prossimi anni, quando avverrà la migrazione verso ambienti cloud.

All'epoca dei fatti Renee James, Intel Senior Vice President per il settore software, annunciò che "...Hardware-enhanced security will lead to breakthroughs in effectively countering the increasingly sophisticated threats of today and tomorrow" , ovvero affermando che la sicurezza informatica potrà raggiungere livelli più elevati lavorando sul giusto connubio con l'integrazione già nell'hardware di tecnologie pensate per lo scopo.

Proprio in questa direzione si sta muovendo l'Antitrust dell'Unione Europea. L'integrazione in chip Intel di tecnologie apposite, specie in seguito all'acquisizione di McAfee, che incentra il proprio focus su strumenti per la sicurezza informatica, ha fatto scattare il campanello di allarme all'interno della UE. Allo stato attuale, sempre secondo il Wall Street Journal, la Commissione starebbe valutando se esprimere un parere sull'acquisizione oppure proporre indagini più approfondite.

La domanda che si pone l'Antitrust è semplice: Intel offrirà ai prodotti McAfee funzionalità esclusive integrate nei propri chip o queste, già annunciate, potranno essere utilizzate anche da software house concorrenti? Nel caso Intel mettesse a disposizione il proprio hardware, completamente o solo in parte, ai soli prodotti McAfee, si aprirebbe chiaramente un problema di concorrenza sleale, poiché vi sarebbe un trattamento di favore per un'azienda, detenuta da Intel stessa.

Un approfondimento, che sembrerebbe la via più logica, porterebbe a conoscere i piani di Intel per l'anno prossimo nel territorio UE, contemporaneamente all'invio di questionari alle software house concorrenti per capire se e in che modo potrebbero essere danneggiate da una ipotetica situazione come quella descritta in precedenza. Non resta che attendere per saperne di più. Intel in ogni caso sa di avere gli occhi addosso, memore della multa da 1 miliardo di Euro per violazione della legge Antitrust e concorrenza sleale subita nel maggio dell'anno scorso.

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