Intel guarda alla Cina e investe in due realtà per lo sviluppo di SoC

Intel guarda alla Cina e investe in due realtà per lo sviluppo di SoC

L'azienda di Santa Clara decide di collaborare con due realtà impegnate nel mondo dei SoC allo scopo di aggredire il mercato dei dispositivi mobile

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Mercato
Intel
 

Intel ha annunciato l'intenzione di investire in due realtà cinesi collaborando con loro nel campo dei dispositivi SoC. L'azienda di Santa Clara ha infatti stanziato 1,5 miliardi di dollari per un investimento in Tsinghua Unigroup, un'azienda di proprietà statale che controlla Spreadtrum Communications e RDA Microelectronics, due delle principali compagnie fabless in Cina che operano nel mondo dei semiconduttori.

Spreadtrum ed RDA progettano chip per smartphone, feature phone e dispositivi consumer in genere. Secondo i termini dell'accordo, entrambe lavoreranno con Intel per "espandere l'offerta di prodotto e l'adozione dei dispositivi mobile Intel-based nel mercato cinese".

La collaborazione prevede inoltre la realizzazione di un nuovo System-on-Chip basato sulle architettura Intel. Il chip sarà sviluppato in forma congiunta con Spreadtrum e sarà commercializzato da entrambe le compagnie a partire dalla seconda metà del prossimo anno.

Pur non essendoci dettagli sulla tipologia di prodotto che questa collaborazione porterà sul mercato, vi è una certa probabilità che il chip entri a far parte della famiglia SoFIA destinata alla fascia bassa del mercato. Il chip potrebbe inoltre essere prodotto al di fuori delle fabbriche Intel, specie dopo che a seguito dell'accordo stretto a maggio con Rockchip, altra realtà cinese che si occuperà dello sviluppo di SoC a base x86, si è venuto a sapere che sarà la taiwanese TSMC a gestire la produzione iniziale.

Le recenti collaborazioni di Intel con realtà cinesi di grosso calibro sono senza dubbio spinte dalla volontà di stabilire una presenza importante sull'enorme mercato locale dei dispositivi mobile. Brian Krzanich, CEO di Intel, ha osservato in merito al nuovo progetto di collaborazione/investimento: "La Cina è il più grande mercato di consumo per gli smartphone". Un mercato che attualmente è dominio di SoC realizzati su architetture ARM e che Intel vuole cercare di scardinare.

3 Commenti
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LMCH29 Settembre 2014, 15:47 #1
Certo che è un tantino grottesco, Intel che cerca di incentivare altri produttori di chip ad usare i suoi core a colpi di "accordi" dopo che per anni cercava di far fuori o marginalizzare tutti quelli che avevano le licenze necessarie per la produzione degli x86.
Cappej29 Settembre 2014, 17:18 #2
Originariamente inviato da: LMCH
Certo che è un tantino grottesco, Intel che cerca di incentivare altri produttori di chip ad usare i suoi core a colpi di "accordi" dopo che per anni cercava di far fuori o marginalizzare tutti quelli che avevano le licenze necessarie per la produzione degli x86.


cambiano i tempi... Intel deve recuperare il tempo perso nel segmento "mobile" oramai capitanato da ARM, e, visti gli ottimi risultati dei lori ultimi chip, hanno tutte le carte in regola per diventare un ottimo concorrente... Ricordiamo l'incredibile vantaggio di Intel ovvero di poter montare qualsiasi sistema operativo, Windows in particolar modo, e il clock degli ultimi modelli a 14nm permettono di farlo pure bene!
Ovviamante se vuoi recuperar terreno devi ungere le giuste ruote... CASUALMENTE, l'investimento è stato fatto in Cina... non in ITALIA... chissà perchè....
LMCH29 Settembre 2014, 22:39 #3
Originariamente inviato da: Cappej
cambiano i tempi... Intel deve recuperare il tempo perso nel segmento "mobile" oramai capitanato da ARM, e, visti gli ottimi risultati dei lori ultimi chip, hanno tutte le carte in regola per diventare un ottimo concorrente... Ricordiamo l'incredibile vantaggio di Intel ovvero di poter montare qualsiasi sistema operativo, Windows in particolar modo, e il clock degli ultimi modelli a 14nm permettono di farlo pure bene!
Ovviamante se vuoi recuperar terreno devi ungere le giuste ruote... CASUALMENTE, l'investimento è stato fatto in Cina... non in ITALIA... chissà perchè....


Per quel che valeva, potevano anche farlo in Italia l'investimento.

Nel senso che il vantaggio degli ARM è che i produttori di SoC possono scegliere quali e quanti core specifici integrare, a cosa abbinarli, ecc. e c'e' tutto un ecosistema hardware di macrocelle ed interfacce tra cui scegliere.

Con Intel questo non lo si pò fare, perche "fa accordi" con alcuni produttori e limitati solo ad alcuni core con varie condizioni di contorno.
Poi e' da tempo che vi sono tablet e smartphone Android con core x86, ma non è che abbiano sfondato ne sul lato prestazioni e neppure su quello prestazioni/costo o prestazioni/durata della batteria.
Ogni volta la nuova generazione prodotta con la tecnologia di punta doveva essere quella che cambiava le carte in tavolo ed ogni volta gli ARM hanno annullato l'ipotetico vantaggio in un modo o nell'altro.
Anche questa volta non ci sono indicatori che le cose siano diverse.

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