Microdroni con sistemi visivi ispirati all'occhio composto degli insetti
Ancora una volta la tecnologia si ispira al mondo della natura: due progetti di ricerca distinti stanno portando avanti la realizzazione di sistemi visivi composti, simili agli occhi degli insetti
di Andrea Bai pubblicata il 22 Maggio 2013, alle 08:01 nel canale Scienza e tecnologiaLa realizzazione di un sistema di fotocamere in grado di comportarsi come gli occhi composti simili al sistema visivo degli insetti rappresenta un filone di ricerca e sviluppo attualmente molto vivace, soprattutto nel contesto della progettazione di micro-droni, prevalentemente con funzioni ed impieghi militari.
L'ultima attività in questo campo è del CURVACE, un gruppo di ricerca svizzero che ha presentato il prototipo CACE - Curved Artificial Compound Eye, un sistema composto da una striscia di piccole fotocamere che può essere collocata su di un substrato flessibile il quale, opportunamente sagomato, consente di realizzare un angolo di visione di 180 gradi. L'abbinamento di due prototipi affiancati permette quindi di ottenere un campo visivo di 360 gradi.
L'occhio composto artificiale dell'Università dell'Illinois
Il prototipo presentato dal CURVACE segue di qualche settimana quello realizzato dall'università dell'Illinois (ne abbiamo parlato in questa notizia), la quale ha messo a punto anch'essa un sistema di 180 microcamere che operano contemporaneamente e disposte su una calotta sferica, ispirandosi direttamente alla conformazione dell'occhio composto di un insetto. Questi sistemi di microcamere risultano essere particolarmente efficaci nelle applicazioni di rilevazione del movimento o, più nello specifico, quando è necessario rilevare cambiamenti dell'intensità luminosa, generati dal movimento di qualche oggetto.
Entrambe le invenzioni, come già accennato, saranno facilmente utilizzate in ambito militare come strumenti e risorse da impiegare in attività e missioni di ricognizione, ricerca e recupero. L'università dell'Illinois sta infatti finanziando il progetto con parte dei fondi provenienti dal DARPA (Defense Advance Research Project), che ha da tempo mostra interesse nelle potenzialità dei droni. CURVACE iceve una parte dei finanziamenti dall'European Commission Future and Emerging Technologies program.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoa momenti non si distinguono le piastrelle bianche da quelle nere e la distanza non è percepibile
dipenderà dai sensori o dal programma di gestione e interpolazione delle immagini?
ciao ciao
Il sensore, per come viene mostrato per lo meno, non è inteso per essere una macchina fotografica a "grandangolo" ma un vero e proprio "occhio" artificiale per droni/robot.
lui simulerà perfettamente un insetto ma se c'è un uomo dietro che lo pilota, diventerà ubriaco in 5 minuti senza nemmeno sapere cosa stia facendo fare al drone
sicuramente sarà perchè siamo solo all'inizio dello sviluppo
ciao ciao
in ogni caso consideriamo sempre l'ipotesi dei droni senza pilota...
ciao ciao
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