Possibile cambio al vertice per HP: a termine l'attuale CEO?
Varie indiscrezioni delineano una precisa volontà del consiglio di amministrazione dell'azienda: quello di sostituire l'attuale CEO, alla ricerca di una migliore strategia per gestire l'importante fase di cambiamento
di Paolo Corsini pubblicata il 22 Settembre 2011, alle 15:10 nel canale MercatoHP
Non sono decisamente poche le voci e le indiscrezioni sul futuro di HP che si susseguono in questi giorni, partendo dall'annuncio di metà Agosto fatto dal CEO Leo Apotheker circa il futuro della divisione PSG dell'azienda e lo stop a quella WebOS. L'ultimo report proviene da Bloomberg, che delinea un prossimo cambio al vertice dell'azienda americana. Leo Apotheker verrebbe sostituito da Meg Whitman, attualmente componente del consiglio di amministrazione dell'azienda e in precedenza CEO di Ebay.
Le notizie di una manovra di questo tipo confermerebbero il malumore del consiglio di amministrazione, in buona parte sorpreso dagli annunci fatti lo scorso mese e non pienamente convinto della necessità di dover separare le attività della divisione PSG dell'azienda dal core di HP.
Le azioni HP hanno inoltre subito una notevole penalizzazione nel corso delle ultime settimane, anche a seguito della strategia futura delineata da Apotheker Un cambio di guardia potrebbe quindi aiutare HP a ritrovare una linea guida che venga premiata dal consiglio di amministrazione e dal mercato, ma è evidente che la scelta di Meg Whitman non possa essere considerata come altro se non ad interim, in attesa di identificare un candidato CEO adatto.
Meg Whitman, infatti, ha maturato notevole esperienza nel settore consumer operando per un decennio come CEO di Ebay ma manca dell'esperienza necessaria nel settore enterprise, per paradosso vero punto di forza di Apotheker. Rimane quindi da definire la strategia di lungo periodo di HP, operazione che spetterà ad un nuovo CEO: il compito non è di certo semplice, visti i differenti ambiti nei quali HP è convolta e le dimensioni complessive dell'azienda.
La fase di incertezza potrebbe anche spingere altre aziende concorrenti a rilevare parte delle attività di HP. Il riferimento non è solo alla divisione PSG ma anche a quella delle stampanti, core storico di HP e attività capace di generare notevoli profitti. Il nome di Oracle emerge con una certa insistenza: un'operazione di questo tipo permetterebbe a quest'ultima di incrementare ulteriormente le proprie dimensioni complessive andando a porsi in modo ancor più diretto in concorrenza con IBM.
12 Commenti
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PS:resta quindi un barlume di speranza per webos
L'unica flebile speranza per webos è che qualcuno tipo HTC compri la divisione Palm/webos. Solo così si potrà finalmente avere un ottimo hardware all'altezza di webos. Ma forse è troppo tardi.
IMHO
PS:resta quindi un barlume di speranza per webos
Su Precentral è da ieri sera che brindano... ormai devono essere distrutti!!!
Nella fascia media ed alta, cio' conta sono le piattaforme, pertanto c'e' spazio solo per 2 o 3 sistemi operativi, non di piu'.
Al massimo puo' intrufolarsi QNX, grazie lla compatibilita' software con Android.
Gli altri sistemi operativi possono trovare spazio nella fascia bassa, dove gli utenti non sono interessati alle app.
[COLOR="Red"]Veramente web os è uscito in contemporanea con il primo iphone quindi molto prima di android e già dall'uscita era anni luce avanti agli altri.... quello che è mancato è la parte commerciale prima di palm e poi di hp[/COLOR]
Nella fascia media ed alta, cio' conta sono le piattaforme, pertanto c'e' spazio solo per 2 o 3 sistemi operativi, non di piu'.
[COLOR="Red"]quì potrei essere daccordo, ma tolti android e ios il terzo qual'è?[/COLOR]
Al massimo puo' intrufolarsi QNX, grazie lla compatibilita' software con Android.
[COLOR="Red"]http://openmobileww.com/
questa possibilità non è preclusa a nessuno[/COLOR]
Gli altri sistemi operativi possono trovare spazio nella fascia bassa, dove gli utenti non sono interessati alle app.
[COLOR="Red"]e quali sarebbero gli altri?[/COLOR]
hai ampiamente dimostrato di non sapere di cosa parli.......
In un anno questo ha fatto perdere circa il 40% di valore alle azioni, quando Hurt nei 5 anni precedenti aveva condotto un raise del 130%...
Non c'è che dire, una banda di geni...
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