Un brutto quarto trimestre 2011 per le consegne PC

Un brutto quarto trimestre 2011 per le consegne PC

Il quarto trimestre dell'anno, nonostante le festività, ha segnato una flessione nelle consegne per via di una domanda consumer particolarmente debole

di pubblicata il , alle 10:24 nel canale Mercato
 

Dopo due trimestri di crescita positiva, nel corso del quarto trimestre del 2011 le consegne globali di PC sono arrivate a quota 92,2 milioni di pezzi segnando una flessione dell'1,4% rispetto al quarto trimestre del 2010, secondo i dati preliminari elaborati dalla società di analisi di mercato Gartner. I dati risultano essere in linea con le precedenti previsioni della società, che tratteggiavano un declino dell'1% per il quarto trimestre 2011.

Mikako Kitagawa, principal analyst per Gartner, commenta: "Una prolungata bassa domanda consumer ha avuto come risultato deboli consegne nella stagione delle festività. Mentre l'incertezza economica nell'Europa Occidentale ha avuto effetto sulle consegne consumer di PC, le aspettative di una economia più salutare in Nord America non hanno potuto stimolare la domanda consumer PC in quella regione. La buona salute del mercato professionale e la crescita registrata nei mercati emergenti non sono state sufficienti a compensare la debolezza dei mercati maturi con una crescita complessiva negativa".

Le carenze di hard disk scatenate dalle alluvioni in Thailandia dello scorso ottobre hanno avuto un impatto limitato su consegne e prezzi dei PC per il quarto trimestre. Gartner si aspetta tuttavia che un impatto più consistente sarà avvertito nel corso della prima metà del 2012 e proseguirà per il resto dell'anno con il risultato di ridurre temporaneamente la crescita delle consegne durante l'anno.

"Gli ultrabook sono stati introditti nel mercato durante la stagione delle festività del quarto trimestre dell'anno" ha dichiarato Kitagawa. "Gli ultrabook non sembrano attrarre l'attenzione dei consumatori che non hanno particolare consapevolezza di queste soluzioni. Solamente una piccola parte dei consumatori vuole pagare l'esborso aggiuntivo necessario per acquistare questi prodotti. Comunque, come abbiamo visto questa settimana al CES, il 2012 sarà il palcoscenico del debutto di questi sistemi".

HP ha mantenuto lo scettro di principale vendor nel quarto trimestre 2011, nonostante una flessione del 16,2% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Mentre il nuovo CEO della compagnia, Meg Whitman, ha fatto finalmente chiarezza dipanando la nebbia di confusione attorno al proprio business PC, i risultati del quarto trimestre sono stati condizionati proprio dalle incertezze sorte attorno al problema. HP ha inoltre dovuto combattere contro un'aggssiva strategia di prezzi dei concorrenti e ha dovuto gestire una debole domanda consumer durante la stacione delle festività.

Lenovo ha invece registrato della crescita più consistente tra i primi cinque vendor, con le consegne che hanno visto un'impennata del 23% rispetto al quarto trimestre del 2010 permettendole di consolidare ulteriormente la seconda posizione nella classifica dei vendor globali. La crescita della compagnia è dovuta ad una aggressiva strategia di prezzi sia nel settore professionale, sia in quello consumer.

Dell ha avuto un buon trimestre di crescita in molte regioni. Mentre la domanda consumer resta il punto debole, Dell ha assistito ad una stabile crescita nel settore professionale, trainata dagli aggiornamenti a Windows 7. Il mercato Asia/Pacific continua ad essere il mercato a maggior crescita per la compagnia, con un incremento del 30% nella regione.

Asus resta alla quinta posizione, nonostante debole vendite consumer generali. Lo spostamento di Asus dai mini-notebook ai notebook propramente detti ha avuto successo, dal momento che quasi l'80% delle consegne mobile di Asus è stato rappresentato da portatili tradizionali nel corso del quarto trimestre 2011.

Per quanto riguarda il mercato USA, le consegne PC hanno raggiunto i 17,9 milioni di unità nel trimestre, una flessione del 5,9% rispetto ai risultati del medesimo trimestre 2010. La stagione delle festività USA non è stata particolarmente entusiasmante per i PC vendor, dato che come ci si aspettava l'attenzione è stata catalizzata da altre categorie di prodotto, specialmente gli smartphone e i tablet. Per quanto riguarda l'area PC sono i deskop All-In-One ad aver catturato l'attenzione dei consumatori, grazie ai display di ampie dimensioni e la possibilità di fruire di contenuti in alta definizione.

Nell'area EMEA le consegne PC sono arrivate a 28,9 milioni di unità nel periodo in esame, facendo segnare un calo del 9,6% se comparate all'ultimo trimestre dell'anno precedente. Il mercato PC EMEA registra così il quarto trimestre consecutivo di flessione, con il risultato di un calo del 7,2% nelle consegne dell'interno anno rispetto al 2010. L'Europa Occidentale ha assistito alla crescita più debole, dal momento che una non facile situazione economica ha inibito la spesa consumer verso i PC.

La regione Asia/Pacific registra invece un incremento dell'8,5% rispetto al quarto trimestre 2010 con 30,4 milioni di unità consegnate. Le prestazioni del mercato sono però risultate essere al di sotto delle previsioni elaborate da Gartner che indicavano una crescita del 10,6%. Le analisi preliminari evidenziano consegne inferiori al previsto nei mercati cinese, indiano e tailandese.

Il mercato PC nell'America Latina è cresciuto dell'11,2% nel quarto trimestre del 2011, con consegne che hanno raggiunto 9,3 milioni di unità. Dal momento che i vendor di PC assemblati costituiscono una grande parte del mercato PC dell'America Latina, Gartner ha previsto che le carenze degli hard disk avrebbero potuto condizionare la crescita del mercato nel breve termine. I fatti indicano però che molti vendor locali sono velocemente corsi ai ripari accumulando scorte in maniera tale da poter uscire indenni dal trimestre.

Le consegne di PC in Giappone sono calate del 2,3% nel quarto trimestre del 2011, con consegne che hanno totalizzato 3,9 milioni di unità. Si tratta di un risultato migliore rispetto alle precedenti proiezioni di Gartner di una flessione dell'8%. Il mercato giapponese registra però dinamiche inverse: il segmento professionale ha mostrato una consistente flessione a doppia cifra, mentre il mercato consumer ha visto una crescita modesta a singola cifra.

Per quanto riguarda l'intero 2011, le consegne globali di PC hanno totalizzato 352,8 milioni di unità con una crescita di appena lo 0,5% rispetto al 2010. E' la debole domanda consumer, in particolare nei mercati maturi, ad essere la principale causa della stagnazione nonostante una buona crescita complessiva nel mercato professionale. La stabile e robusta crescita nei mercati emergenti è dovuta invece ad una bassa penetrazione iniziale dei PC.

Anche IDC ha pubblicato i risultati del mercato PC per il quarto trimestre e per l'intero 2011: i dati discordano leggermente con quelli di Gartner in termini di valori assoluti e variazioni percentuali, dal momento che ciascuna società elabora le proprie stime sulla base delle reciproche fonti e sistemi di analisi. Ciò che è importante, tuttavia, è che anche i risultati di IDC vanno a confermare i trend generali che sono emersi dall'analisi di Gartner. Le stime di IDC sono disponibili a questa pagina.

7 Commenti
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047Al-capone12 Gennaio 2012, 10:58 #1
Che c'è da dire..non credo sia colpa esclusivamente della crisi in senso stretto del termine... ma ormai ci sono un tot di prodotti sostitutivi che per l'utente "medio" basta e avanza.
AleLinuxBSD12 Gennaio 2012, 13:15 #2
Si ricordano dei comuni utenti Europei, i più spremuti del pianeta, solo quando le cose non vanno bene.
Non dovrebbe essere un mistero che, al di là dei sistemi di tassazione differenti, il margine di guadagno migliore viene proprio qui in Europa.
Però se secondo loro, non c'è stato un vero impatto per l'utente finale, quando invece i prezzi degli hdd sono aumentati subito (nonché degli altri componenti a seguito di una certa debolezza dell'euro sul dollaro, nonostante rimanga una valuta più forte), ed addirittura pensano che la situazione dovrebbe peggiorare, per tutto quest'anno, la vedo molto brutta.
Dato che in genere nelle previsioni sono sempre ottimisti spero che questa volta si sbaglino e già verso maggio ci sia una consistente inversione di tendenza.
Cfranco12 Gennaio 2012, 15:02 #3
Che brutta botta Acer ...
Il cambio di vertici e strategia ha fatto un gran bene
sanzo7812 Gennaio 2012, 16:04 #4
Forse si sono scordati di:

- crisi mondiale
- come per molti prodotti (tv, auto, cell ecc) si cambia pc quando se ne ha bisogno, non quando il prodotto diventa vecchio al produttore (cioè max 1 mese dopo l'uscita)
- aumento prezzi hdd a seguito inondazioni
- aumento prezzo pc (e tutto il resto) a seguito aumento iva (ora al 23%!!! )
mirkonorroz12 Gennaio 2012, 17:29 #5
Forse hanno tarato male la politica dei guasti
wooow12 Gennaio 2012, 18:15 #6
giustamente ci sta la crisi, però per forza di cose prima o poi doveva accadere, i PC/notebook usciti negli ultimi anni hanno ancora potenza e grafica 3D da vendere, salvo particolari software professionali tutto il resto sfrutta a malapena un dualcore, per non parlare dei game che escono con motori nativi DX9 e l'aggiunta di alcuni effetti DX10 DX11, risultato oggi la massa ormai cambia il PC solo quando si rompe, mentre qualche anno indietro eri costretto a farlo più spesso complice l'aggiornamento software o l'uscita del game di ultima generazione
gianluca.f13 Gennaio 2012, 09:29 #7
Originariamente inviato da: mirkonorroz
Forse hanno tarato male la politica dei guasti



ma quale politica dei guasti?

bisogna che ogni venditore-produttore si porti a casa la m**** che vende-produce, metti per legge questa cosa e il mondo magicamente si libera
di tanti problemi.

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